Si profila la chiusura di due reparti all'interno dello stabilimento Acciaierie Valbruna
Torna indietroSi profila la chiusura di due reparti all’interno dello stabilimento Acciaierie Valbruna. E’ quanto è emerso nel corso del previsto incontro che si è svolto presso gli uffici dello stabilimento di via Volta tra segreterie provinciali di FIM, FIOM e UILM, la RSU ed i responsabili dell’azienda, presente l’amministratore delegato Dr. Ernesto Amenduni.
La proprietà ha illustrato la situazione del mercato che si presenta ancora piuttosto critica anche se non drammatica come era stata nel corso del 2009.
Sebbene dall’inizio del 2010 vi sia stata un’inversione di tendenza per quanto riguarda l’acquisizione degli ordini, questi non sono sufficienti a garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Bolzano.
Da qui gli 'stop and go' che hanno caratterizzato l’attività produttiva dall’inizio del 2010 che continueranno almeno fino alla fine dell’estate, quando si potranno fare previsioni più accurate sull’evolversi della situazione.
I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso le proprie preoccupazioni legate al fatto che nel mese di gennaio del 2011 terminerà la CIGS e il perdurare di una situazione di crisi come l’attuale lascerebbe i lavoratori senza tutele e da qui il timore di licenziamenti.
L’azienda prendendo in considerazione l’ipotesi peggiore, ha ammesso che un simile scenario, sebbene non auspicabile, prefigurerebbe la chiusura dei reparti Acciaierie, Decapaggio e collegati che si tradurrebbe in un esubero di personale stimato tra i 100 e i 120 addetti.
Non viene presa in considerazione una dismissione completa dello stabilimento che la proprietà continua a considerare fondamentale nelle strategie produttive del gruppo.
Sono state smentite anche le voci circolate alcuni mesi fa che davano per probabile un investimento per un 'super-laminatoio', operazione che i vertici di Valbruna considerano troppo onerosa che non porterebbe valore aggiunto all’attuale produzione.
Altro argomento all’ordine del giorno era fare il punto sulla spinosa questione delle emissioni di rumore per la quale nello scorso mese di gennaio si era insediato un 'tavolo tecnico' al quale sedevano esponenti di Provincia Autonoma, Acciaierie Valbruna e Sindacato, incaricato di studiare le misure tecniche utili per ridurre le emissioni .
L’azienda ha effettuato quanto di sua competenza, ovvero i rilievi all’interno del perimetro aziendale consegnando i risultati all’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), mentre le misurazioni nei quartieri a ridosso della zona industriale della città, di competenza provinciale, non sono state eseguite.
Ad oggi la situazione risulta bloccata proprio su questo punto, perché gli uffici provinciali hanno fatto sapere che non si trova il sistema per finanziare le indagini concordate (9.700 Euro!)
Fim, Fiom e Uilm nei prossimi giorni chiederanno un incontro urgente agli assessori competenti per avere chiarimenti ed eventualmente sollecitare una rapida soluzione dell’annosa questione.
La segreteria UILM Provinciale
Bolzano, 19 maggio 2010
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